giovedì 7 gennaio 2016

Game of Thrones Tag

In enorme ritardo rispetto a quando mi ha citata in giudizio Dario, rispondo volentieri a questo tag.
Avrei dovuto farlo in video, ma non mi risulta possibile, e spero vivamente che sia gradito anche per iscritto.

Lo dico prima: rientro nella schiera dei lettori rompicoglioni e lo ammetto, quindi se in certe affermazioni mi sale il Mosconi sapete il motivo. Sono del parere che... ve lo dico dopo.

Partiamo subito, mettiamo la sigla e iniziamo!

Dimenticavo: chiunque volesse farlo e dirmi la sua non si faccia pregare!

Come hai scoperto la saga/serie?

Ho scoperto la saga tanti anni fa, quando ero molto verde, nel 2004, credo a novembre/dicembre di quell'anno.
A luglio dello stesso anno morì mio nonno, che mi aveva fatto appassionare alla lettura e a Tolkien (non presi più un libro del Professore per anni dopo la sua morte) e avevo perso davvero interesse per la lettura, non leggevo più.
Lo aveva notato anche la bibliotecaria del mio paese, che non mi vedeva più e così decise di chiamarmi a casa dicendo che voleva darmi qualcosa. Controvoglia andai in biblioteca e mi porse i quattro libri “spezzati” (le prime edizioni erano spezzettate) che compongono i primi due libri della saga. Seppe prendermi col piede giusto ovvero non mi impose la lettura – non esiste che qualcuno mi costringa a leggere –, ma mi sfidò a leggere quei libri. Quando vengo sfidata nel fare qualcosa è raro che io rifiuti la sfida e do il meglio di me e se li avessi letti mi avrebbe regalato qualcosa che desideravo. Andò a finire che li lessi, anche velocemente come al solito, mi piacquero e ricevetti un bel foulard verde che ho ancora oggi. Non è la “saga che mi ha cambiato la vita”, ma mi ha permesso di riprendere a leggere, e non lo nego.
Scoprii la serie dopo che me ne aveva parlato un'amica all'università, non sapevo nemmeno che ci fosse; lasciando passare molto tempo da quando me ne parlò la iniziai a vedere. All'inizio mi ci ritrovavo, poi col tempo il Germano che è in me ha iniziato a scalpitare.

Qual è la tua casata preferita tra Stark e Lannister?

Per quanto io possa esser attratta dai biondi, io sono Team Mainagioia, ovvero Team Stark. Sono una che ha il mainagioia nel sangue, e non posso non condividere la sventura con loro.

Chi è il tuo personaggio preferito della casata Stark?

Sarà banale – o impopolare –, ma dico Ned Stark.
Ha il suo senso dell'onore, un suo codice morale, è austero e fermo, per certi versi mi rivedo in lui. E poi lo reputo un buon padre. Mi piacciono i personaggi che sono dei buoni padri, visto che col mio non corre buon sangue, tutt'altro.

Chi è il tuo personaggio preferito della casata Lannister?

Sarò banale anche qui, ma dico Tyrion. Attenzione, il Tyrion dei libri.
Per quanto trovi Peter Dinklage un attore dannatamente bravo, nella sceneggiatura della serie Tyrion è stato reso quel personaggio per cui non puoi non parteggiare, il beniamino di tutti, quello impossibile da odiare. Lo rende anche molto più bello: leggendo i libri io l'ho sempre figurato più brutto di Quasimodo (e le descrizioni parlano chiaro) e dopo la battaglia delle Acque Nere aveva perso mezzo naso, e non ha una cicatrice che lo rende figo.
Nel libro Tyrion possiede un lato oscuro molto più marcato, ha tentennamenti e incertezze ben più vive, che lo rendono molto più umano, imperfetto, ma non per questo orribile. È intelligente e astuto, un degno uomo che avrebbe ammirato Machiavelli, è dotato di humour e di autoironia, ma sa essere molto duro e crudele coi suoi nemici. Adoro anche il suo simpatizzare per gli emarginati dato che lui per primo si sente – e perché lo è – tale e il suo buon cuore che certe volte lo rende fesso.

Qual è il tuo personaggio preferito?

Dato che sono diventata scaramantica con questa saga, non dirò a voce alta un personaggio preferito ancora vivente, ma vado con quello che ha tirato le cuoia, con mio sommo dispiacere e dolore: Oberyn Martell, alias la Vipera Rossa.
Un uomo intelligente (sono attratta dalle persone intelligenti, lo stesso vale per i personaggi), dalla tempra vivace e passionale. Molto passionale.
Adoro il fatto che si occupi delle sue figlie, che voglia loro bene e che non le tratti da bastarde sebbene sulla carta lo siano, e si preoccupa anche di riconoscerle, di dare loro un titolo, ma soprattutto gli ideali di libertà e indipendenza (l'ho già detto che mi piacciono i bravi padri?). Tiene moltissimo alle persone a lui care come le figlie, sua sorella ed Ellaria. È anche molto vendicativo e scoppiettante. Come sempre, devo trovare qualcosa che mi permetta di immedesimarmi.
Anche lui è dotato del senso dell'onore, ma adoro anche il fatto che se ne freghi bellamente di ciò che gli altri pensano di lui e mi piace anche per questo.
Leggendo i libri me l'ero immaginato molto diverso nell'aspetto, ma Pedro Pascal lo ha reso molto carismatico e vivo come personaggio, molto suo.
È stata una delle pochissime cose che ho amato della quarta stagione: Oberyn Martell.
E non per dire: The Targaryens talk of fire and blood. In Dorne, our blood is fire”.
Amen.

Qual è il personaggio che ti piace di meno?

Non è che si tratti proprio del personaggio che mi piace di meno, ma qui è vero e proprio odio allo stato puro. Daenerys Targaryen. La detesto.
Sarà un'unpopular opinion questa, ma la esprimo.
Non voglio parlare del fatto che la si consideri o meno la degna erede al trono (per chi se lo stesse chiedendo io sono per Stannis the Mannis, e anche qui dico quello del libro), ma proprio del personaggio stesso e ne ho sia per quella dei libri sia per quella della serie.

Daenerys della saga.
A lungo andare i suoi POV nella lettura mi hanno molto annoiata, all'inizio mi piaceva e compativo anche quella tredicenne mossa come una pedina e vista come merce di scambio per gli scopi di un esagitato pazzoide che aveva per fratello.
Da A Clash fo Kings ho iniziato a sbadigliare, era come se si fosse raggiunto un livello di piattume inaudito e in A Dance with Dragons mi sono molto rotta le palle delle “sfumature di Daario”. Giuro, mi sono davvero scartavetrata.
Ma ciò che odio di più è il suo carattere. È davvero arrogante e pensa di essere moralmente superiore a tutti.
La sua arroganza la vedo proprio come un “cacciare la testa fuori dal sacco tutto in un colpo” (“eh, ma dopo che ha smesso di subire le angherie del fratello si è sentita libera”, mi è stato detto), ma la sua importanza le è derivata di iniziare a credere molto di più nell'essere una Targaryen dopo aver avuto i draghi in stile “ma io so' io e voi... non siete un cazzo” (citazione necessaria).
Lei è la madre dei draghi, la non bruciata, la nata dalla tempesta, il sangue del drago, khaleesi... manca solo che chieda anche il titolo di ing. gran. test. di caz. che il buon Fantozzi aveva ricevuto quando fece carriera. Ma quello glielo darei io.
La sua supposta superiorità morale le deriva dal ritenere di fare la cosa giusta laddove non lo fa per nulla, dimostrato dall'evidenza dei fatti. Ha permesso ai suoi uomini di stuprare delle ragazzine innocenti davanti al loro padre, non ha punito degli schiavi quando un ragazzino le ha detto che la sua famiglia è stata uccisa dagli schiavi stessi (con tanto di violenza alle sorelle, tanto per non farci mancare lo stupro anche qui).
Sono gli stessi atteggiamenti che adottano i sovrani che lei detesta, contro cui lei lotta, ma quando li ha lei tutto è giusto, tutto è buono e tutto sta andando nel migliore dei modi.
Il suo non ascoltare i suoi consiglieri, in virtù del fatto di aver reso la massima del marchese Del Grillo come propria, non è quello che mi aspetterei da una regina che vorrebbe essere il più equa e giusta possibile. “Ma è una ragazzina, è normale che faccia di testa sua e si comporti così”. No, l'età non la giustifica di certo. Si è montata la testa peggio del fratello e forse anche lei ha qualche ritardo mentale derivato dall'inbreeding.
Anche Sansa è una ragazzina (e io sono proprio l'ultima persona che la adora come personaggio), ma le esperienze l'hanno segnata, non è rimasta una cretina.
Diamo a Sansa ciò che è di Sansa.

Daenerys della serie.
Questa mi ha annoiata ancor di più di quella dei libri e la trovo più arrogante che mai.
Reclama un trono che secondo lei deve ricevere messo su un piatto d'argento, come se le fosse dovuto. Aspetta e spera, cara mia!
Sembra che debbano venerarla e servirla in tutto e per tutto (nella seconda stagione quando chiede le navi ha avuto davvero la pretesa che le navi le venissero date senza se e senza ma), ma quando non riceve ciò che vuole ecco che pesta i piedi a terra, impazzisce e inizia con i suoi tafferugli distruttivi o con le armi o coi suoi draghi.
Se non è immaturità questa...
Il suo modo di fare non è quello di una donna che io mi troverei ad ammirare, nossignore.
È diventata poi una grossa e colossale Mary-Sue. Tutti (i suoi sudditi) la adorano e tutti ritengono sia perfettissima e infallibile, e possiede i draghi, un qualcosa che nessun altro ha, un'arma suprema, per così dire. Ha i suoi difetti – arroganza, scarsa capacità al governo, il suo sentirsi sul piedistallo, una crudeltà che spesso emerge – e sarebbe fantastico vedere che questi difetti le venissero fatti notare in qualche maniera, perché renderebbero il tutto più umano e realistico, ma no, non accade.
Né gli altri personaggi né i fan se ne rendono conto.
Che sia la beniamina di D&D? Hanno cercato di renderla quanto più gradevole possibile, e hanno cercato di appianare i suoi difetti e hanno aggiunto scene dove appare magnanima e autorevole, con la conseguenza che sia sempre impeccabile, perfetta, onnisciente e onnipotente e, considerando anche che Emilia Clarke è una bella donna, va da sé che la kalokagathia (il concetto che una persona di bell'aspetto sia necessariamente anche una buona persona, unendo estetica ed etica) sia presente anche ai giorni nostri.

Cosa pensi della serie e dei libri?
Cosa ti aspetti di più dalla nuova stagione o dal nuovo libro?

Ho unito le due domande per dare una risposta globale. Libri e serie sono ormai talmente divergenti che la quinta stagione è stata quella che mi ha fatto dire che non proseguirò la visione della stessa.
Grazie, ma no grazie. Non perdonerò mai come mi hanno reso Stannis, le Serpi della Sabbia, tanto per iniziare. Al massimo mi farò raccontare tutto da chi ha ancora la voglia o il coraggio di vederla. Non mi danno fastidio gli spoiler, quindi non mi pongo alcun problema.
Aspetto i libri e mi auguro vivamente che tanta attesa sia ripagata, perché gli ultimi due libri di Martin hanno secondo me perso lo slancio e la bellezza che caratterizzava gli altri, come se non sapesse nemmeno lui dove voler andare a parare e questo lo trovo un vero peccato.

Sono una di quelle lettrici rompicoglioni e non lo nascondo. Il mio non è da ascrivere al fanatismo, perché ho tanti difetti, ma fanatica non sono, il mio massimo è quello di essere una purista Tolkeniana, e in questo caso non c'entra molto. Sono del parere che, quando si vuole trasporre un'opera sullo schermo (grande o piccolo che sia) bisogna attenersi quanto più scrupolosamente possibile all'opera base. Se il regista vuol far di testa sua o la sceneggiatura vuole stravolgere tutto allora non esista che venga detto "tratto da" e nemmeno "ispirato a", perché se i cambiamenti sono talmente enormi e abissali al punto da non riconoscere più nemmeno i personaggi allora è bene chiamare il nuovo prodotto non come l'opera originale, ma con un altro titolo perché non rispecchia più ciò da cui si è partiti. Non trovo giusto privarsi della visione di un qualcosa di un'opera che ci piace e che ci interessa: si possono creare delle ottime trasposizioni (come la trilogia svedese di Millennium; per quanto possa adorare i film di Fincher non ce n'è nemmeno per lui e la vera Lisbeth è e resta sempre Noomi Rapace) o buone trasposizioni (come la trilogia de Il Signore Degli Anelli che, per quanto sia stata variata – e io possa dirne – resta un buon lavoro per il semplice motivo che è riuscito a ricreare l'atmosfera epica e le vicende nel complesso risultano quelle. Non parlo de Lo Hobbit, e lo ribadisco). Se iniziassi a dire cosa mi dà fastidio probabilmente vi farei spoiler se non siete in pari con la serie, quindi non dico niente, per questa volta.
Se mi permetto di dire qualcosa è perché, a differenza di quanti se ne dimenticano, sono una testa pensante e se voglio dire qualcosa ho il diritto di farlo, dato che ragiono e rifletto su quanto ho da dire.
A questo punto si avrebbe il diritto di darmi della fanatica? Se si conoscesse il significato della parola si capirebbe che il fanatico non vede altra idea se non la sua e se così fosse non cercherei il confronto.
Ma cosa mi devo aspettare da qualcuno che si mette a dire "se non leggi libro X non capisci un cazzo di libri"?

Se potessi essere uno dei personaggi chi vorresti essere e perché?

Ma ovviamente la regina Mary-Sue! Chi non vorrebbe ricchezza, fama, potere, e uno stuolo di persone che fanno tutto ciò che chiedi in un battibaleno?

Scherzi a parte, vorrei essere nonna Olenna. La voce della ragione, del giusto mélange tra capacità politiche e spirito, oltre al suo sarcasmo pungente.
Non si astiene dal dire la sua (faccio lo stesso anche io) ed è molto brava nelle negoziazioni, cosa non da sottovalutare.

Qual è la tua stagione preferita o qual è il tuo episodio preferito?

Dico la quarta stagione solo per Oberyn. Non sono molto affezionata alla serie, dato che ho sempre qualcosa da ridire.

Qual è la tua “cotta”?

Dato che le mie cotte passano prima per la testa per poi per tutto il resto ho citato prima due personaggi per cui prenderei una bella cotta: Oberyn e Tyrion.
Sì, anche per Tyrion, quello dei libri. Ho iniziato ad amare da bambina Leopardi ammettendo con cuor leggero che me ne sarei bellamente fregata del suo aspetto che succede anche nella vita reale.
Questo parlando di personaggi in senso stretto.
Parlando di attori la mia cotta è Natalie Dormer. Lei è proprio il mio sogno erotico e mi fa piacere molto Margaery Tyrell. Cosa non è quella donna. La adoro, sul serio.

2 commenti:

  1. ciao, grazie mille per aver accettato la "sfida" di rispondere a queste domande e ti perdono per aver risposto con così tanto ritardo e per averlo fatto per iscritto :-),
    (schero, non ho nulla da perdonarti, ovviamente)


    ho letto molto volentieri tutte le tue risposte che devo diere che sono davvero belle, nonostante non non le condivida tutte quante anche se alcune (per esempio quella su Daenerys) in qualche modo capisco.

    mentre per il discorso delle trasposizioni non posso che essere daccordo con te.

    p.s.: scusa, cosa significa che eri molto verde?

    p.p.s.: spero che adesso, anche con le letture che fai, tuo nonno rimanga vivo nel tuo cuore.
    e cmq posso capire la scelta che avevi presono quando decidesti di abbandonare la lettura.

    p.p.p.s.: ringrazia la bibliotecaria :-)

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    1. Ciao a te!
      Così mi viene molto più facile, anche perché ormai la webcam mi ha detto addio. T.T

      Innanzitutto ti dico che "essere verdi" è un'espressione per dire "essere molto giovani", infatti la gioventù viene chiamata "età verde", quindi il mio "quando ero verde" era proprio per dire che sono passati tanti anni, il che è vero!

      Fortunatamente adesso non smetto di leggere, sono passati quattordici (questo sarà il quindicesimo) anni, ma il ricordo di mio nonno è vivo e sempre presente e non mi è più capitato un blocco del genere.
      Lo devo anche alla bibliotecaria, è il caso di dirlo.

      Non so se leggi anche tu i libri, però certe cose sono molto più lampanti nello scritto e siccome potevo parlare anche della saga e non solo della serie ne ho approfittato. Non pretendo che tutti la pensino come me, per carità, però almeno posso dire che quello che dico sia ragionato, questa è una cosa che faccio sempre, e mi auguro sia apprezzata. :)

      Spero di trovare anche io un tag carino in cui citarti!

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