venerdì 29 gennaio 2016

Un piccolo salmone del dubbio.

Tempo fa avevo un blog dove mi sfogavo e parlavo di me senza nessuna pretesa di essere ascoltata o altro ancora.
Come si suol dire, "me la cantavo e me la suonavo da sola", e a me non dispiaceva, dato che sentivo solo la necessità di segnare da qualche parte i miei pensieri o cosa mi capitava.
Quella voglia di blaterare non si è mai estinta, perché cercare di darsi una risposta a delle domande da tempo in noi, magari anche con un bel confronto con persone intelligenti ed educate (condizioni davvero necessarie), è uno dei modi che mi permettono di arricchirmi come persona e di crescere; finora mi ha sempre fatto bene e non intendo smettere.


Mi piacerebbe quindi, di tanto in tanto, parlare anche qui di me più nel personale, eventualmente.
Potrebbe essere uno spunto per iniziare a parlare e scambiare opinioni sensate (sarebbe auspicabile).


C'è qualcosa che però mi frena nel farlo. 


Parlando di me non voglio assolutamente che si giudichi la mia condotta di vita o morale: dato che ho un cervello e una coscienza io rispondo a loro due e se devo sorbirmi altri giudizi simili a quelli dei parenti (che non hanno nulla di meglio da fare nella loro vita) che non hanno mai fatto uno sforzo per capire e che non vedono al di là del loro seminato allora non ci sto.
Per fare un esempio: se parlando delle mie idee riguardo la sessualità mi di dà della "cagna" (questo è il termine che va più di moda attualmente) allora non solo non si è capito un cazzo (e uno e mezzo) di me, ma si è giudicato e soprattutto offeso. Non aspettatevi poi che io sia civile, e preparatevi a subire la mia ira.


Un'altra cosa che mi blocca nel parlare di me è che non vorrei assolutamente che quanto potrei dire possa esser visto come un mezzo personale per suscitare compassione. Non esiste, non ho mai voluto e mai vorrò la pietà delle persone.
Non che io non sia una persona compassionevole o senza cuore, però non desidero mi si parli con quella visione de "oh, poverina, fatti consolare", non è quello che voglio essendo molto orgogliosa e pronta ad alzare le maniche se mi devo dare da fare, o come anche "ecco, adesso parla dei fatti suoi per farsi compatire e stare al centro dell'attenzione".
Schifo con tutta me stessa questa categoria di persone, ne conosco anche qualcuna, e so per certo che non voglio averci proprio a che fare e nemmeno essere paragonata a loro.
Se ne ho parlato in breve nel mio bilancio di fine anno al contrario, mi piacerebbe parlarne in un post specifico di "de + ablativo" dilungandomi su questo per bene.


Intanto vedrò di risolvere questo dubbio che mi ronza in testa da giorni.

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